L’attività, ben più che centenaria, del Bollettino della Società Pavese di Storia Patria ha offerto con costanza saggi e note che si estendono su tutto l’arco cronologico della storia e si articolano nei diversi ambiti di studio.
Questa edizione del Bollettino della Società Pavese di Storia Patria (2024) è accompagnata dalla monografia su Faustino Gianani, «Il ricordo di quei giorni». Diario 1945.
Nella sezione dei saggi si alternano tematiche come sempre legate alla storia del territorio pavese.
Il saggio di Gianpaolo Angelini analizza le decorazioni della “cappella grande” del Seminario Vescovile di Pavia, alla luce di fonti che permettono una più precisa attribuzione dei dipinti.
Annalisa Alberici Mombelli nel suo contributo descrive e ricostruisce la storia dell’imponente mappamondo ultimato da Vincenzo Rosa nel 1793, ora ospitato nella Biblioteca Universitaria di Pavia e recentemente restaurato.
Nel saggio in due parti sulla Morte nella campagna irrigua pavese nell’Ottocento, partendo dalle fonti degli archivi parrocchiali (registri di morte e Stati d’anime) Pierluigi Marabelli esamina sotto il profilo statistico e ambientale i casi di morte registrati dal 1816 al 1865 in nove parrocchie della diocesi di Pavia, mentre Franco Corbella e Paolo G. Gobbi analizzano le denominazioni delle varie cause di morte del tempo alla luce delle conoscenze mediche contemporanee.
Marco Brusa affronta storicamente l’origine e il riconoscimento dei titoli nobiliari del conte Egon Corti e del suo appellativo “alle Catene”.
Anna Turra ricostruisce attraverso la documentazione d’Archivio della Croce Rossa Pavese il percorso di formazione delle giovani volontarie e il loro esercizio nelle varie strutture ospedaliere militari del territorio dal 1940 al 1945.
Paolo Ferloni, in occasione del centesimo anniversario di Manlio Sanesi, scienziato e docente di Chimica presso l’università di Pavia, ne traccia un breve profilo biografico e ne ricorda l’opera.
Cesare Repossi, infine, affronta la figura di Paolo Magnani, di cui ricostruisce l’opera di storico anche grazie a una corposa bibliografia dei suoi scritti in appendice.
Ancora non ci sono recensioni.