Il numero CXXI (2021) del “Bollettino della Società Pavese di Storia Patria” raccoglie in apertura la trascrizione (con note e commento al testo) del diario di Luisa Perduca, Piccole fiamme nella grande notte (Diario 1940-1945), a cura di Elisa Sarchi. Con questo lavoro si vuole rendere disponibile una fonte documentaristica della vita quotidiana dell’autrice negli anni della Seconda guerra mondiale, arruolatasi come volontaria nella Croce Rossa Italiana, ma anche del clima pavese nei duri e tragici anni di guerra.
Nel saggio di Aldo A. Settia, si indaga l’origine del monasterium Sigemarii e la connessione di questo con la regione del Siccomario.
Agnese Caporalini ricostruisce i complessi rapporti tra Pavia e Federico I Barbarossa, all’epoca dello scontro tra i Comuni e l’Imperatore.
Nel saggio di Chiara Edith Tarenzi si affronta la figura di Benedetto Re, Maestro di Cappella nella Cattedrale pavese per circa quarant’anni nel XVII secolo.
Andrea Defilippi studia la diffusione del teatro nei paesi dell’Oltrepò pavese, anche tra le classi meno abbienti, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Carlo Tibaldeschi analizza nel suo articolo le ragioni e le modalità degli stemmi legati alle realtà comunali, ripercorrendo poi la storia del vessillo della città di Pavia.
Nel saggio di Luca Ceriotti, si integrano nuove informazioni sulla storia artistica dell’abbazia benedettina di San Salvatore per il periodo tra il XVI e il XVII secolo e in particolare del Piccolo Chiostro, alla luce di alcune fonti notarili pavesi.
Martina Pastura affronta la questione delle repliche di dipinti pavesi, portando come caso esemplificativo l’opera del Cerano Madonna col Bambino e i santi Siro e Antonio da Padova, prototipo della Madonna col Bambino, san Siro e san Bononio della chiesa di Santa Marta a Doccio (VC).
Nell’articolo di Gianpaolo Angelini si indaga un gruppo di dipinti poco noti o inediti, conservati nella basilica di San Lanfranco a Pavia, ad opera di Daniele Crespi, Giuseppe Crastona e Giuseppe Antonio Petrini.
Novella Vismara, infine, continua uno studio iniziato nel numero CXX (2020) del “Bollettino” sulla collezione numismatica dei Musei Civici di Pavia, affrontando questa volta l’analisi di 43 gettoni medievali in rame, noti anche come “tessere mercantili”, accompagnati da relative schede.
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