Il Diario 1864-1869 di Giovanni Maria Bussedi (significativa figura di erudito, filologo, professore e bibliotecario) racconta cinque anni di storia di Pavia e dell’Italia, in un periodo cruciale per le sorti del neonato Regno. All’indomani dell’Unità, quando alla guida del Paese si alternano i governi della Destra storica e a Pavia si fronteggiano duramente i partiti moderato e democratico, il “conservatore” ma equidistante Bussedi commenta con lucidità di sguardo i principali avvenimenti cittadini e nazionali. Come nella migliore tradizione storica municipale, l’osservazione della realtà locale non è fine a se stessa ma si fa paradigma d’analisi di più vasti e complessi orizzonti. Ma il motivo di maggiore interesse di questo memoriale sta nelle frequentissime annotazioni sull’Università di Pavia, argomento cui Bussedi dedica particolare attenzione: condizione degli studi e rischi di chiusura per l’Ateneo, agitazioni più o meno violente e abusi di vacanze da parte degli studenti, retroscena su concorsi a cattedra, fulminanti ritratti di professori. Le pagine del Diario del Bussedi, conservato autografo e inedito presso la Biblioteca Universitaria di Pavia, costituiscono dunque un interessante documento di ricostruzione storica e d’ambiente del mondo accademico pavese di metà Ottocento, dal quale emerge perfettamente raffigurato il clima mutevole e inquieto di quegli anni, nonché la riaffermazione della centralità e dell’importanza dell’Università per Pavia.
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