- Editore: Cisalpino Istituto Editoriale Universitario
- Curatori: Alessandro Costazza
- Collana: Quaderni di Acme
- Collana Numero: 98
- Edizione: Prima Edizione
- Pagine: 448
- Tipo di copertina: Brossura
- Iconografia: Non Illustrato
- ISBN: 9788832360875
- Anno di pubblicazione: 2007
- Dimensione copertina: 17 x 24
Il volume raccoglie gli atti del Convegno interdisciplinare svoltosi presso l’Università degli Studi di Milano dal 7 al 9 marzo 2007 con il titolo “Esiste la poesia filosofica?” Il binomio “poesia filosofica” può sembrare a prima vista un ossimoro, poiché la filosofia tende alla ‘verità’ attraverso un ragionamento logico, chiaro, ripercorribile da chiunque, possibilmente privo di ambiguità, mentre la poesia, come già dicevano gli antichi, mira solo all’apparenza e quindi alla menzogna. La “funzione poetica” del linguaggio non ha infatti come fine la trasmissione di un significato, ma attira piuttosto l’attenzione sul significante stesso, rendendo così la lingua “opaca” e costituendo in tal modo un ostacolo alla comunicazione. La poesia non è tuttavia puro gioco linguistico di significanti e anche le figure retoriche impiegate dal linguaggio poetico non sono abbellimento esteriore fine a se stesso, ma rappresentano piuttosto gli strumenti di una conoscenza diversa e per molti versi opposta a quella del pensiero astratto e razionale, che procedendo per analogie, contiguità e sovrapposizioni di suoni e di immagini permette di cogliere aspetti nuovi e sorprendenti del reale.
Soprattutto nell’epoca del crollo delle certezze metafisiche, con il venir meno della fiducia nel potere della ragione scientifica e matematica, l’unione di poesia e filosofia sembra diventare non solo possibile, ma addirittura necessaria. Già alle origini, tuttavia, quando la distinzione tra poesia e filosofia non era ancora così netta, gli influssi reciproci erano numerosi e densi di significato. A questo allude il quadro di Rembrandt in copertina.
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