Nelle ricche introduzioni, e nei commenti, di cui Flavia Frisone ha corredato le varie sezioni della raccolta di fonti intese a documentare la materia trattata nei capitoli V-VIII del Manuale, si troveranno ampie e dettagliate informazioni, indispensabili per poterne cogliere in maniera corretta i significati e le valenze documentarie nel quadro delle relative problematiche storico-interpretative e storico-ricostruttive.
Ci si può quindi limitare qui a richiamare sinteticamente il quadro complessivo delle dinamiche che segnano il periodo della storia greca trattato nei capitoli V-VII del Manuale – il capitolo VIII è inteso piuttosto a offrire un quadro degli aspetti salienti dell’esperienza socio-politica e istituzionale della polis classica – quello, cioè, compreso grossomodo tra la conquista persiana dell’Asia Minore negli anni ’40 del VI secolo e le vicende che provocheranno scoppio della guerra del Peloponneso alla fine degli anni ’30 del V. Tra i due eventi intercorrono poco più di cento anni, un periodo di tempo relativamente breve, ma che vede trasformazioni profondissime e di portata generale, il cui fulcro essenziale è costituito dalle Guerre persiane, e in particolare dalla spedizione di Serse del 480/479, che non a caso, nella tradizionale periodizzazione della vicenda storica del mondo greco, segna il discrimine tra epoca arcaica ed età classica.
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